Tutorial #MONTESSORI3D con i solidi geometrici
Boboto presenta il tutorial per il suo progetto#MONTESSORI3D relativo ai solidi geometrici per la scoperta della geometria anche nella fase pre-elementare. Potete trovare tutto il materiale nel nostro catalogo #MONTESSORI3D 2017 e acquistarlo scrivendo una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Il materiale dei solidi geometrici comprende dieci forme: cubo, sfera, cono, cilindro, prisma a base quadrata, prisma a base triangolare, ovoide, ellissoide, piramide a base triangolare, piramide a base quadrata.
“Le percezioni di forma vengono dalla combinazione di due sensazioni: tattile e muscolare, che formano insieme il senso stereognostico. E’ la speciale sensibilità muscolare del bambino da tre a sei anni di età, quella che forma la sua propria attività muscolare, che stimola in lui l’uso del senso stereognostico.”
Maria Montessori – Manuale di pedagogia scientifica
Solidi geometrici Montessori: presentazione 1
Materiale:
– sette solidi geometrici in un cesto rivestito di stoffa o allineati su un vassoio: cubo, cilindro, prisma a base triangolare, prisma a base rettangolare, piramide a base quadrata, piramide a base triangolare e cono
– tappeto o tavolo.
Presentazione:
– invitiamo il bambino a lavorare con i solidi geometrici dicendo: “Oggi voglio mostrarti le forme solide”
– mostriamo al bambino dove si trova il materiale sullo scaffale. Quando il bambino l’ha individuato, se necessario procediamo con una breve lezione in tre tempi per memorizzarne il nome
– mostriamo come trasportare il materiale sul piano di lavoro, tenendo il cesto con due mani
– posiamo il cesto sul tappeto o sul tavolo, prendiamo una ad una le forme e mettiamole sul piano di lavoro formando una fila orizzontale lungo il margine superiore, da sinistra a destra
– diciamo: “Oggi sentiremo questi solidi e vedremo come si muovono”
– scegliamo il cubo
– facciamo roteare il cubo tra le mani
– mettiamo il cubo sul piano di lavoro e spingiamolo delicatamente
– scegliamo un altro solido e procediamo come abbiamo fatto col cubo
Facciamo notare:
– bordi ed angoli del cubo, del cono, del prisma rettangolare, del prisma triangolare, della piramide a base quadrata
– il cilindro ha bordi ma non angoli
– la sfera, l’ovoide e l’ellissoide non hanno spigoli né angoli
– quando facciamo muovere i solidi spingendoli: il cubo, i prismi e le piramidi non ruotano; il cilindro, l’ellissoide e la sfera ruotano in avanti; il cono compie un percorso circolare; l’ovoide compie un movimento sbilanciato.
Nomenclatura:
– i nomi dei solidi.
Punti di interesse:
– i vari movimenti che i solidi compiono mentre rotolano
– il diverso numero di facce, spigoli, angoli presenti nei diversi solidi.
Controllo dell’errore:
– disarmonia percepita col senso stereognostico e visivo.
Scopo:
– sviluppo delle capacità di concentrazione, ordine, coordinazione e indipendenza
– sviluppo del senso stereognostico
– sviluppo della capacità di percezione visiva delle forme tridimensionali
– sviluppo e affinamento del senso della vista, in particolare in relazione alle forme
– sviluppo della capacità di riconoscere visivamente le figure geometriche solide
– sviluppo della capacità di trovare somiglianze e differenze tra le forme geometriche
– rispondere al bisogno di ordine del bambino
– sviluppo del linguaggio
– preparazione allo studio della geometria e apprendimento del linguaggio tecnico della geometria
Note:
– incoraggiamo la visione orizzontale dei solidi, perché offre una visione che enfatizza la forma
– per i solidi che non hanno una base (sfera, ovoide e ellissoide) usiamo gli appositi anelli.
Controllo dell’errore:
– disarmonia percepita col senso stereognostico e visivo.
Età:
– dai 3 ai 4 anni
Solidi geometrici: presentazione 2
Materiale:
– dieci solidi geometrici in un cesto rivestito di stoffa o allineati su un vassoio
– tappeto o tavolo.
Presentazione:
– invitiamo il bambino a lavorare con i solidi geometrici
– mostriamo al bambino dove si trova il materiale sullo scaffale. Quando il bambino l’ha individuato, se necessario procediamo con una breve lezione in tre tempi per memorizzarne il nome
– mostriamo come trasportare il materiale sul piano di lavoro, tenendo il cesto con due mani
– posiamo il cesto sul tappeto o sul tavolo
– scegliamo tre solidi e mettiamoli al centro del piano di lavoro, quindi procediamo con la lezione in tre tempi per impararne i nomi:
– primo tempo: per l’associazione della sensazione col nome diciamo: “Questo è il cubo”, “Questa è la sfera”, “Questo è il cilindro”
– secondo tempo: per il riconoscimento dell’oggetto in base al nome: “Indicami il cilindro” (chiediamo per primo l’ultimo oggetto nominato nel primo tempo per assicurare la maggior possibilità di successo), “Indicami il cubo”, “Indicami la sfera”. Continuiamo chiedendo: “Per favore metti la sfera qui?”, “Per favore metti il cubo qui?”, “Per favore mi passi il cilindro”, ecc. Quando il bambino risponde in modo corretto e con sicurezza si passa al terzo tempo
– terzo tempo: per verbalizzare il nome corrispondente all’oggetto mettiamo i solidi uno alla volta davanti al bambino e chiediamo per ognuno: “Cos’è questo?” (chiediamo per primo l’ultimo oggetto nominato nel secondo tempo per assicurare la maggior possibilità di successo)
– quando il bambino ha memorizzato i primi tre nomi, procediamo allo stesso modo con gli altri.
Età:
– dai 3 ai 4 anni
Solidi geometrici: presentazione 3 (abbinare solidi e oggetti)
Materiale:
– dieci solidi geometrici in un cesto rivestito di stoffa o allineati su un vassoio
– tappeto o tavolo.
Presentazione:
– invitiamo il bambino a lavorare con i solidi geometrici
– mostriamo al bambino dove si trova il materiale sullo scaffale. Quando il bambino l’ha individuato, se necessario procediamo con una breve lezione in tre tempi per memorizzarne il nome
– mostriamo come trasportare il materiale sul piano di lavoro, tenendo il cesto con due mani
– posiamo il cesto sul tappeto o sul tavolo
– mettiamo i solidi sul piano di lavoro
– chiediamo al bambino di prendere un solido e di andare in giro per la stanza alla ricerca di un oggetto che abbia la stessa forma
– quando l’ha trovato, il bambino tornerà e metterà l’oggetto sul piano di lavoro accanto al solido corrispondente.
Varianti:
– in seguito il bambino può procedere ad abbinare solidi e oggetti senza portare con sé il solido scelto
– quando il bambino è pronto possiamo chiedere di portarci un oggetto corrispondente ad un solido che verrà solo nominato.
Età:
– dai 3 ai 4 anni
Il tutorial è stato scritto da Lapappadolce in collaborazione con il progetto MONTESSORI3D di Boboto